Il Centro Studi Madre Rubatto1 venne istituito il 23 gennaio 1978, giorno anniversario della fondazione dell’Istituto, dietro impulso dei lavori del XIV Capitolo generale nella sede della Curia generale e vi furono chiamate a far parte, perché vi lavorassero a tempo pieno, suore provenienti dalle tre Province da poco costituite: sr. Luisella Perego, della Provincia italiana, sr. Nora Azanza, della Provincia argentina, e sr. Teresa Briozzo, della Provincia uruguayana. Presto il gruppo del CSMR fu arricchito dalla presenza di un membro del Governo generale, sr. Amanda Vigna, per coordinarne i lavori.
L’obiettivo del CSMR era di giungere non solo alla pubblicazione dell’edizione critica degli Scritti di Madre Rubatto, ma di raccogliere materiale storico e bibliografico che illustrasse l’ambiente sociale, culturale e religioso in cui Ella si era formata e in cui l’Istituto ha affondato le sue radici e motivazioni, per riscoprire ed approfondire i valori suscitatori del carisma. Nello statuto approvato dal Capitolo generale gli obiettivi furono così precisati:
«Il Centro Studi Madre Rubatto si prefigge:

la raccolta e duplicazione di tutti i documenti che possono servire per lo studio dello spirito dell’Istituto;
la ricostruzione storica della vita della Madre, della vita della Comunità, della vita della Chiesa locale e del popolo (che possa aver relazione con la vita della Comunità), dei luoghi e delle situazioni ambientali;
lo studio delle persone, della Madre Fondatrice e delle religiose che hanno vissuto con lei. Nonchè delle persone che hanno influito nella fondazione e nello sviluppo della Comunità;
lo studio dei contenuti della spiritualità, nelle sue costanti fondamentali e nell’adattamento a situazioni ambientali;
lo studio dei contenuti della vita religiosa: valori, modalità, interpretazioni, realizzazioni, decadenza, rinnovamento.

   Strumenti pratici la creazione di uno schedario:

con la cronologia della vita della Madre, della situazione delle comunità religiose e delle attività, storia del luogo e storia della Chiesa;
per le persone: Madre fondatrice, religiose e persone che sono state in relazione con la comunità;
per i luoghi, nel loro sviluppo, nella situazione ambientale;
per categoria: virtù, aspetti, interpretazione, povertà, castità, obbedienza, vita comune, apostolato, umiltà, ecc.

   Mezzi disponibili:

tre religiose a tempo pieno per un lavoro iniziale di preparazione;
ricerca di direttive di esperti;
contatti con altre comunità che già hanno fatto questo studio per usufruire della loro esperienza.

   Frutti:

una biografia della Madre fondatrice in edizione documentata e in un’edizione di facile lettura e diffusione;
un’edizione di Detti, stralci delle Lettere, studi di aspetti della spiritualità;
preparazione di un Direttorio spirituale che presenti l’ideale vissuto dalla Madre Fondatrice lasciato in eredità alla sua famiglia;
la pubblicazione completa ed accurata delle Lettere.

   Si approva la costituzione del Centro di studio M. Francesca Rubatto e si stabilisce la sua dipendenza dal Capitolo generale, in quanto all’esistenza, e dal Consiglio generale per la realizzazione del suo fine»2.
L’iniziativa era suscitata e promossa da due importanti processi in atto all’interno dell’Istituto: la Causa di Beatificazione di Madre Francesca Rubatto, già Serva di Dio, i cui due processi apostolici erano in corso nelle arcidiocesi di Genova e di Montevideo, e la revisione delle Costituzioni generali dell’Istituto.
Il CSMR, anche se in primis per finalità storico-culturali, ha dato impulso ad un primo, seppur non sistematico, riordino, diversamente da quello successivo operato da Madre Romana Villa, della documentazione archivistica sedimentata presso la Curia generale. Il CSMR era intenzionato altresì ad istituire una biblioteca specializzata in testi di spiritualità francescana e missionaria, e ad allestire un museo dedicato alla figura della Madre che illustrasse anche le attività apostoliche in terra di missione. E se quest’ultimo si è realizzato, almeno in embrione, nella Casa-madre di Loano, di cui peraltro ben poco è sopravvissuto alla costruzione di una clinica, poi Casa di riposo, e il riordino archivistico è proseguito fino al 1997, della biblioteca non è iniziata neanche la raccolta dei volumi.
Il CSMR ha terminato la sua attività ed esaurito il suo scopo, alla vigilia delle Beatificazione di Madre Francesca Ribatto, nel 1993, dopo aver raggiunto, almeno parzialmente, gli obiettivi iniziali di maggior rilievo.
Nel 2003 suor Gabriella Preda, Madre generale, dopo il trasferimento dell’Archivio storico nella sede di Roma, ha dato mandato di riprendere il lavoro di ricerca del CSMR affidandone il coordinamento a sr. Alba Graciela Allegro e a sr. Maria Grazia Castelli.
Nell’ottica di realizzare uno degli obiettivi del CSMR, nel novembre 2013, è stata completata la collazione e catalogazione di tutto il fondo librario contemporaneo (è utile precisarlo in quanto esiste anche un fondo librario antico, non ancora schedato, consistente in un centinaio di volumi a stampa, a soggetto teologico-agiografico, in edizioni comprese tra il ‘700 e il 1912) presente nella sede della Curia generale, realizzando in tal modo una piccola biblioteca di circa tremila volumi. È stata creata anche una sezione a parte per il tesario dell’Istituto che costituisce la memoria dell’attività accademica e di ricerca a cui il Governo centrale e le Province hanno dato impulso e patrocinato nel tempo. Una ulteriore sezione è stata riservata ad alcune riviste di teologia spirituale delle quali la Curia generale ha rinnovato gli abbonamenti per garantirne la continuità.


1 Abbreviato in CSMR.
2 ASCG sezione Governo, serie Informativi, sottoserie Governo generale 1972-1977.