Sr. M. Annunziata dell’Arcangelo Gabriele (Fortunata Leone) nasce il 13 ottobre 1867 a Voltri, in provincia di Genova, da Domenico e Rosa Boccone.
È tra le prime Terziarie Cappuccine di cui veste l’abito a Loano il 22 febbraio 1888. A Genova professa i primi Voti il 12 giugno 1890 e quelli perpetui il 19 novembre 1898. Sr. M. Annunziata fa parte del piccolo gruppo delle Cappuccine ‘pioniere’ che partono per l’America il 3 maggio 1892 e già nel I Capitolo generale del 26 giugno 1894 risulta Superiora della Comunità in servizio presso l’Ospedale italiano di Montevideo. Nella Radunanza triennale del 1897 assume l’incarico di Delegata provinciale per l’America, ufficio vacante dal luglio dell’anno precedente a causa della prematura scomparsa di sr. M. Geltrude. Rientrata in Italia per il Capitolo generale del 27 aprile 1900, diviene Consigliera e Superiora della casa di Genova.
Delle lettere giunte fino a noi ben ventisette sono indirizzate dalla Madre Fondatrice a sr. M. Annunziata: personali, o perché facente parte del Consiglio generale o perché inclusa nella Comunità di Genova. In esse da notizie di sé e delle fondazioni americane, chiede informazioni più dettagliate sulle Suore e in genere sulle vicende riguardanti l’Istituto e i rapporti con i Cappuccini, dal 1899 al 1900 in quanto Delegata per l’America, e successivamente come Superiora della casa, sede della Curia generale, di Genova.
Muore a Genova il 10 novembre 1910.

Pubblichiamo le lettere che Madre Francesca Rubatto ha indirizzate a sr. M. Annunziata dell’Arcangelo Gabriele personalmente, successivamente, in quanto Delegata per l’America, e ancora in quanto Assistente generale a Genova. Segnaliamo che gli originali di alcune sono conservati nell’ASCG, mentre gli originali di altre sono in Archivi diversi, pertanto riprodotti solo in trascrizione. La numerazione è riferita alla redazione del 1995 delle Lettere di sr. M. Francesca Rubatto1.
«Perché, cara figlia, non darvi più pensiero di darmi più minute relazioni di come va nelle case, per mia tranquillità?»
89. Parà, 21 ottobre 18992

«Ringraziate il Signore, portate pazienza, ed il buon Dio vi manderà maggiori mezzi»
139. Genova, 14 marzo 19003

«Qui le Suore sono sempre nella miseria (…) e se voialtre non mandate qualche cosa, credete che, poverine, dovranno fare delle privazioni»
153. Genova, 21 marzo 19004

«Non posso dirvi quanto mi hanno consolata e confortata le sue buone disposizioni!»
173. Genova, 19 aprile 19005

«Avrete sentito quale sia la Volontà SS. di Dio sopra di voi e volentieri vi preparerete alla partenza per Genova»
188. Genova, 21 maggio 19006

«Il distacco da voialtre, carissime tutte, ci costò bastante pena»
781. Barcellona, 2 novembre 19027

«Al porto di Malaga vi avevo scritto una lunga lettera, dandovi minute relazioni (…) ma nella notte in cui passammo lo stretto di Gibilterra fece un temporale che rovinò le lettere»
782. Cadiz, 7 novembre 19028

«So come si soffre quando si vuol compire con amore e con gratitudine con le persone e che invece si sbaglia»
793. Montevideo, 19 gennaio 19039

«Se credete bene, fate pure, ch’io vi lascio piena libertà»
794. Montevideo, 29 gennaio 190310

«Sono sempre per le strade, come i facchini»
799. Montevideo, 14 febbraio 190311

«Vi auguro proprio di cuore una buona e santa festa. Dio vi faccia felice e una gran santa»
801. Montevideo, 17 febbraio 190312

«Da che sono arrivata d’Italia, non ho ancora avuto una settimana di riposo e senza pena; quando si è ben lavorato per levarci qualche peso che ci fa andar gobbe, ne arriva un altro che fa desiderare il primo»
805. Montevideo, 10 marzo 190313

«Se sapeste in che paura ci siamo trovate con questa guerra!…Voi che vi siete già trovata qui in tempo di rivoluzione, sapete le cose come sono»
811. Montevideo, 24 marzo 190314

«Ho sentito della spesa per la cura di sr. Florida e sr. Giuseppina: basta che faccia loro bene. La Provvidenza provvederà»
814. Montevideo, 23 aprile 190315

«Quante pene avete anche voi per le morte, le ammalate…»
821. Montevideo, 3 giugno 190316

«Non potete figurarvi la pena che ho provato nel sentire che la Regola non è stata approvata!»
824. Montevideo, 8 giugno 190317

«Spero nella vostra bontà che mi aiuterete col mandarmi delle buone Suore»
825. Montevideo, 9 giugno 190318

«Vi prego di mandarmi presto le Suore, se volete che ritorni presto»
826. Montevideo, giugno 190319

«Dovetti accettare anche l’Ospedale di Minas, e voi ben sapete che non conviene rifiutare»
828. Montevideo, 10 luglio 190320

«Mi rincresce molto che nessuna suora professa di giudizio, che fosse capace di far da Superiora, voglia venire»
832. Montevideo, 11 agosto 190321

«Spero che vi ricorderete di me, povera vecchia, e di queste vostre affezionate sorelle nelle vostre orazioni»
837. Buenos Aires, 14 settembre 190322

«Abbiatevi cura e fatevi animo nelle vostre piccole contrarietà»
843. Rosario, ottobre 190323

«Credetemi, care figlie, non perdo un sol minuto di tempo per affrettare il più presto possibile il mio ritorno tra voi»
850. Buenos Aires, 22 novembre 190324

«Suor Annunziata, non desiderate di essere qui, perché soffrireste troppo»
855. Montevideo, 18 gennaio 1904 25

«Vi scriverò in seguito per potervi mandare qualcosa per fare un buon pranzo»
862. Rosario, 5 marzo 190426

«Appena potrò visito ancora tutte le case e poi, se vorrà Iddio, partirò per l’Italia»
874. Montevideo, 31 maggio 190427

«Quando rientro in convento, dopo aver sbrigato gli affari delle singole case, sono quasi sempre affranta e sopraffatta dalla stanchezza»
877. Montevideo, 7 giugno 190428


1 MARIA FRANCESCA DI GESÙ, Lettere, Genova, 1995.
2 ASCG serie Corrispondenza, I. 3, 1899.
3 MARIA FRANCESCA DI GESÙ, Lettere, Genova, 1995, pp. 187-188.
4 Ivi, pp. 201-202.
5 Ivi, pp. 225-226.
6 Ivi, pp. 238-239.
7 ASCG serie Corrispondenza, I. 2, 1902.
8 Ivi.
9 ASCG serie Corrispondenza, I. 2, 1903.
10 Ivi.
11 Ivi.
12 Ivi.
13 Ivi.
14 Ivi.
15 Ivi.
16 Ivi.
17 Ivi.
18 Ivi.
19 Ivi.
20 Ivi.
21 Ivi.
22 Ivi.
23 Ivi.
24 Ivi.
25 ASCG serie Corrispondenza, I. 2, 1904.
26 Ivi.
27 Ivi.
28 Ivi.