Al secolo Caterina Rusca, nasce a Volti il 23 marzo 1859 da Angelo e Maddalena Puppo. Già iscritta al Terz’Ordine secolare, dietro suggerimento di p. Pio da Genova ofmcap, chiede di far parte della neo-Congregazione di Terziarie Cappuccine di Loano, vestendovi l’abito religioso il 23 gennaio 1885 ed assumendo il nome di religione di sr. Maria Scolastica di san Benedetto. Il 17 settembre 1886 sr. M. Scolastica emette i Voti semplici e, quando nel dicembre Madre Rubatto accetta la prima Casa di Voltri, la nomina Superiora:
«(…) nel governo di quella piccola famiglia religiosa si atteneva scrupolosamente alle direttive della Madre (…) passati alcuni anni in Voltri, fra peripezie e traslochi, da un’abitazione all’altra, fra ristrettezze e privazioni, perché il lavoro non era molto e la remunerazione non adeguata ai bisogni della Comunità, nel 1° Capitolo generale, tenutosi il 26 giugno 1894 a Loano, sr. M. Scolastica venne eletta Assistente generale e nominata Superiora della casa di Sanremo (…)»1 .
Scopo di questa fondazione era l’assistenza alle domestiche che cercavano impiego presso buone famiglie.   
 «(…) negli anni che resse la casa di Sanremo scoppiò l’epidemia di vaiolo e madre Scolastica, con il concorso delle sorelle a lei affidate, prestò un’assistenza amorevole a tutti colpiti dal morbo. E così seppe diportarsi durante un’altra epidemia, il colera, e ne ricevette ampie lodi dalla Commissione sanitaria e dall’autorità ecclesiastica (…)»2 .
Il 23 gennaio 1900 la Nostra professa i Voti perpetui a Sanremo e nel II Capitolo generale del 27 aprile le viene riconfermato il mandato di Assistente generale e nominata Delegata provinciale per l’America che raggiunge il 15 maggio dello stesso anno. Ritorna in Italia per partecipare al III Capitolo generale del 28 aprile 1905, dopo la prematura morte della Madre Fondatrice, e non farà più ritorno nelle fondazioni oltreoceano.
«(…) se l’avesse sostenuta una fibra più forte di quella che essa possedeva, avrebbe certamente svolta un’attività molto maggiore di quella che le sue forze le permettevano. Costretta a far ritorno in Italia dopo quattro anni d’intenso lavoro, nel Capitolo del 1905 fu eletta Vicaria generale e Superiora dalla Casa di Genova, ufficio che tenne fino al 1917 (…)
Nel Capitolo del 1919 fu eletta ancora terza Assistente e Vicaria della Casa di Genova e tale rimase fino al 1947. Gli acciacchi dell’età, le angustie dell’ora terribile da noi vissuta durante l’immane conflitto mondiale, la ridussero in uno stato di sofferenze continue, per cui si dovette ritirare nella nostra infermeria.
Nel corso della sua lunga vita aveva dato sempre mirabile esempio di attaccamento alla preghiera, e nella sua tarda vecchiaia continuò con più intensità e maggior fervore la sua intima unione con Dio (…) Il Signore le aveva fatto la grande grazia di assistere allo svilupparsi e progredire dell’Istituto, visto sorgere fra difficoltà ed opposizioni non poche e che, ora, contemplava nel suo mirabile prosperare.
Con l’introduzione poi, della causa di Beatificazione della nostra Madre Fondatrice, ebbe la gioia filiale e suprema di testimoniare sullo spirito e sulle virtù di Lei
(…)»3 .
Muore l’8 febbraio 1953 nella Casa di Genova, dove, per tanti anni, era stata «un esemplare di disciplina e di massima concordia».

NECROLOGIO

Di seguito pubblichiamo in trascrizione le lettere che Madre Francesca Rubatto ha indirizzate a sr. M. Scolastica. Gli originali sono nei Copialettere pertanto irriproducibili a causa dell’inchiostro evanito.
La numerazione è riferita alla redazione del 1995 delle “Lettere” di sr. M. Francesca Rubatto.

«Nel rientrare dal Capitolo vi raccomando l’esempio di religioso contegno e prudente discorso che edifichi le suore»
152. Genova, 20 marzo 1900 4

«Vi ripeto, cara figlia, di mandarmi notizie, presto e molte e minute di tutto; perché se tutte le case mi stanno a cuore, quelle dell’America tengono un posto maggiore nel mio cuore, stante la distanza che ci separa»
236. Genova, 28 giugno 19005

«Presentemente primo nostro scopo deve essere quello di formare buone suore per rinforzare le case che abbiamo aperte»
313. Genova, 20 ottobre 1900 6

«Vi assicuro che per me è un mistero vedere che queste figlie sono tanto fredde, dato che è Iddio che deve mettere loro in cuore il desiderio di venire»
385. Genova, 28 marzo 19017

«Noi vi conserviamo la stessa fiducia colla quale vi abbiamo mandata in America»
421. Genova, 28 aprile 19018

«Non potete immaginare la pena che provo nel sentire la guerra accanita intimata contro la religione a Montevideo»
460. Genova, 28 maggio 19019

«Più che guardare agli interessi temporali e a ingrandire case, vi raccomando di lavorare la casa del cuore delle figlie»
461. Genova, 12 giugno 190110

«Fate il meglio, con calma e tranquillità, onde le figlie non abbiano a supporre o credere che si agisca per passione, ma puramente per la gloria di Dio, pel bene individuale e della Comunità»
691. Genova, 28 aprile 1902 11

«Vi mando la mia benedizione: a voi, alle Suore e specialmente alle tre novizie, affinchè abbiano a riuscire religiose come le desidera il cuore di Gesù»
711. Genova, 2 giugno 190212

Nella cartella personale di sr. M. Scolastica è conservata un’immagine sacra recante un autografo della Madre Fondatrice
Pubblichiamo due brevi lettere di sr. M. Scolastica di S. Benedetto, scritte da Genova e destinate a sr. M. Orsola di S. Costante13:

«La nostra indimenticabile Madre Angelica ci faceva da madre e da padre»
(Genova, 18 dicembre 1938)

«…stia tranquilla chè non sarà mai dimenticata da me»
(Genova, 22 gennaio 1940)

1 ASCG, sezione Suore, serie Cartelle personali, matr. 3: Necrologio (Genova, 08/02/1953).
2 Ivi.
3 Ivi.
4 MARIA FRANCESCA DI GESÙ, Lettere, Genova, 1995, pp. 200-201.
5 Ivi, pp. 284-285.
6 Ivi, p. 358.
7 Ivi, pp. 429-430.
8 Ivi, pp. 464-465.
9 Ivi, pp. 504-505.
10 Ivi, pp. 506-508.
11 Ivi, pp. 696-697.
12 Ivi, p. 716.
13 ASCG, sezione Suore, serie Cartelle personali, matr. 3.