Estremi cronologici: 1909 dic. 20 – 1995 dicembre
Consistenza: nn. 11 buste, nn. 12 volumi, nn. 3 registri, nn. 9 quaderni e nn. 2 taccuini
Descrizione: Nella serie sono confluiti documenti provenienti da differenti versamenti o da serie risalenti all’Ordinamento Villa anche non strettamente pertinenenti alla tipologia ‘cronaca’. Il nucleo più consistente proviene da una scatola denominata: “Cronache. Aperture Case. Registro Superiore e Suore. Formazione Case”, altri fascicoli da due buste denominate: “Cronache dal 1885 scritte dalle Suore” e “Cronache dal 1885. Varie”. In quest’ultima busta erano conservate delle brevi relazioni preparate per accompagnare la presentazione delle Costituzioni del 1902 alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, ora ricollocate nella serie Legislazione. Altri volumi di “Memoriali”, com’era consuetudine chiamare questa tipologia documentaria, sono andati a costituire dei veri e propri fondi perchè provenienti dagli archivi di Case da cui le Suore sono state ritirate.
Il libro della Cronaca, insieme a quello economico, costituisce uno dei documenti la cui tenuta ed aggiornamento, seppur non codificato nelle Costituzioni, era tradizionalmente obbligatorio per ogni Casa dell'Istituto. Anche la Curia generale aveva (ed ha) un libro della Cronaca dove venivano registrati fatti salienti relativi alla Madre generale e al suo Consiglio: viaggi, visite fraterne e canoniche, eventi capitolari elettivi, provinciali, regionali, fondazioni, celebrazioni ecclesiali ed incontri di particolare rilievo che sedimentano la memoria viva dell'Istituto nello svolgersi della sua vita e missione apostolica.
Tuttavia la serie non è costituita, se non in minima parte, da veri e propri libri di Cronaca, bensì da documentazione prodotta in occasione di anniversari di fondazione dell’Istituto – 25° (1910), 50° (1935), 75° (1960) e Centenario (1985) -, memorie delle due Guerre mondiali – 1915/1918 e 1940/1945 - e brevi "Storia dell’Istituto" redatte da sr. M. Angelica Pisano, la Madre generale che più di ogni altra è stata protagonista dello sviluppo storico-geografico delle Terziarie nell’arco di più di mezzo secolo.